Ognuno di noi ha una propria biblioteca, piccola o grande che sia, che ordina secondo personali criteri di chiarezza e comodità: chi per autore, chi per editore, chi per colore, chi per generi ecc. La biblioteca è qualcosa che ci appartiene e nella quale specchiamo le nostre curiosità, gli interessi, i piaceri, il lavoro.
È il luogo della conservazione e della lettura e può essere anche il luogo della scrittura. Ne fornisce un esempio memorabile Niccolò Machiavelli nella celebre lettera del 10 dicembre 1513 a Francesco Vettori, in cui racconta la nascita del Principe scaturita dalla lettura dei classici, in quello “scrittoio” che è a un tempo biblioteca e camera di scrittura.
La biblioteca può essere un luogo fisico e pure mentale, come ci illustra Dante nel quarto canto dell’Inferno a contatto con gli spiriti magnanimi e i suoi grandi autori, di cui ci offre un preciso ed essenziale catalogo. Insaziabile di libri è Francesco Petrarca, come scrive nel 1346 a Giovanni dell’Incisa: per Petrarca non c’è godimento maggiore di quello della lettura e magico è il luogo della biblioteca, che egli coltiva con lenticolare cura e passione.
E così via, dalla biblioteca di Montaigne a quella di don Chisciotte, da quelle dei Promessi sposi di Manzoni a quelle del Fu Mattia Pascal di Pirandello, da quella di Auto da fé di Elias Canetti a quelle di Giuseppe Pontiggia. Biblioteche e bibliotecari, libri e lettori, come luoghi e personaggi romanzeschi e biblioteche e bibliotecari, libri e lettori come spazi e persone reali, private e pubbliche. In ogni modo, nell’uno e nell’altro caso, l’obiettivo è “vivere con i libri” come dichiara il titolo di un recente libro di Alberto Manguel, nell’infinita Biblioteca di Babele sognata da Borges, ambizione paradisiaca di ogni autentico lettore.
Gino Ruozzi ha insegnato Letteratura italiana nell’Università di Bologna. I suoi interessi principali sono rivolti allo studio delle forme brevi e morali della letteratura italiana (aforismi, epigrammi, favole, apologhi) e al Settecento, di cui ama la curiosità e il cosmopolitismo. Ha pubblicato Scrittori italiani di aforismi (2 voll., “I Meridiani” Mondadori, 1994-96), Epigrammi italiani (Einaudi, 2001), Favole, apologhi e bestiari (BUR, 2007), Ennio Flaiano, una verità personale (Carocci, 2012), Quasi scherzando. Percorsi del Settecento letterario da Algarotti a Casanova (Carocci, 2012). Di Luigi Malerba ha curato per Mondadori le edizioni di Sull’orlo del cratere (2018) e di Tutti i racconti (2020).
In collaborazione con la rivista Fillide – Il sublime rovesciato: comico umorismo e affini.
Info: 0471 997940, infobiblio@comune.bolzano.it
Programma completo della manifestazione "Vivere con i libri" qui .